15.
La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsia Lavilledieu,i treni a vapore , la voce Hèlene.Hervè Joncour continuò a raccontare la sua vita,come mai,nella sua vita,aveva fatto.Quella ragazzina continuava a fissarlo,con una violenza che strappava a ogni sua parola l'obbligo di suonare memorabile.La stanza sembrava ormai essere scivolata in un' immobilità senza ritorno uando d'improvviso, e in modo assolutamente silenzioso,lei spinse una mano fuori dal vestito, facendola scivolare sulla stuoia,davanti a sè.Hervè Joncour vide arrivare quella macchia pallida ai margini del suo campo visivo,la vide sfiorare la tazza di tè di Hara Kei e poi,assurdamente,continuare a scivolare fino a stringere senza esitazioni l'altra tazza,che era inesorabilmente la tazza in cui lui aveva bevuto,sollevarla leggermente e portarla via con sè.Hara Kei non aveva smesso per un attimo di fissare senza espressione le labbra di Hervè Jouncour.
La ragazzina sollevò leggermente il capo.
Per la prima volta staccò gli occhi da Hervè Joncour e li posò sulla tazza.
Lentamente,la ruotò fino ad avere sulle labbra il punto preciso in cui aveva bevuto lui.
Socchiudendo gli occhi, bevve un sorso di tè.
Allontanò la tazza dalle labbra.
La fecw riscivolare dove l'aveva raccolta.
Fece sparire la mano sotto il vestito.
Tornò ad appoggiare la testa sul grembo di Hara Kei.
Gli occhi aperti,fissi in quelli Hervè Joncour.
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