giovedì 30 dicembre 2010

(L'unico animale  Molto forte,incredibilmente vicino Jonathan Safran  Foer)

Ci ho messo tre ore e quarantun minuti per arrivare alla casa di Aaron Black, a piedi,perchè i trasporti pubblici mi danno il panico,ma a dire il vero il panico ce l'ho anche quando cammino sui ponti. Papà diceva che delle volte bisogna dare una regolata alle nostre paure,e quella è stata una volta.[..]

La paura bisogna saperla affrontare e gestire,perchè vivere di paure genera dolore,pentimento e frustazione.Non dico di eliminare completamente le paure,perchè è relativamente impossibile-anche perchè l'uomo essendo un animale anche se molte persone non pensano mai a questo dato di fatto,ha e avrà sempre delle paure-ma avere la forza d'animo di non farsi vincere da esse e combatterle sempre.
Tutto questo genera anche moltissimi aspetti positivi per  la nostra interiorità come sincurezza in se stessi e nelle proprie capacità.
E' come  se fosse una catena di  cause e conseguenze,un pò come è la vita fondamentalmente.Sono le nostre scelte che determinano le svolte e le conseguenze del nostro essere.
L'esistenza per quanto crudele e splendente possa essere,è sempre determinata da scelte,che comportano conseguenze;ed è proprio da lì che si apriranno altre strade e divari,che porteranno sempre e comunque ad altre scelte,da intraprendere istintivamente ma anche  razionalmente alle volte.
La paura, per cui, non è nient' altro che una sensazione che blocca e tarpa le strade di questa strana  misteriosa e terra inesplorata che è la  vita;non sempre semplice e piacevole,ma comunque estremamente Bellissima.Costituita di piccole gioie e splendidi momenti,ma anche di tanti dolori e sofferenzema così è lavita!Che proprio attraverso il passaggio di questi momenti ci ritroviamo più forti  e sempre più aggrappati  a questa vibrante corda di contrabasso che è la vita.


 
 

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